lunedì 30 marzo 2009

Vittoria di Forza, Q-lo, ...voia...

Gran giornata in Via Selenia, teatro di una battaglia epica che ha visto i Fortitudini (in attesa di borse e tute) resistere fino all'ultima goccia d'acqua e di sangue agli assalti della ben più attrezzata armata Primavera99. E' così che nella giornata della chiusura del cerchio, delle prime volte, degli sfoghi e delle soddisfazioni, mentre altrove summit in spogliatoio tentano di ricucire polemiche tra chi si allena e non gioca e chi gioca pur non allenandosi, i butei scarsi come il peccato in tenuta neroverde strappano 3 punti insperati (e facendo 2 conti, persino poco auspicabili!).

La giornata si presenta densa di avvenimenti e significati dal sapore romantico. Sotto i "seci roersi" del pomeriggio domenicale
infatti, una formazione rimaneggiata orfana del goleador Parenti (semidipendenti) e reduce dalla sonora sculacciata prepartita ad opera dello "specialone" si presenta sul terreno di giuoco con un volitivo Pucci a centrocampo e la speranza, in allegato, di fare lo sgambetto ai padroni del campo.

La maraia inizia la contesa con il giusto piglio di chi sapendo di non potersi difendere più di tanto, prova ad attaccare come può. Pressing alto e aperture a servire l'instancabile Perina, limitando al massimo i capovolgimenti di fronte guidati dalla sapiente regia dell'ottimo Pozza.
Su un lancio illuminato dalla difesa (semifortunoso) i padroni di casa (in affitto) si guadagnano la
ghiotta occasione del rigore che battuto dal baby-quasi-bomber Elia porta in vantaggio i nostri. Apoteosi generale a festeggiare uno dei rarissimi rigori segnati nella storia-Fortitudo, utile con l'occasione per sbloccare lo stitico Bassanino ora lanciato verso nuovi traguardi realizzativi!

Il match riprende tra le urla del tifo avverso concentrato e intento nell'insultare
con abnegazione i poveri butei del Taba, con perle di saggezza senza eguali del tipo "Merdeeeee no ve lo meritè mia el campoooo"...quanta verità nel sapere popolare. L'inerzia dei primi minuti viene invertita dalla reazione dell'ottima Primavera che si rende pericolosa ad ogni fiammata in avanti; prima del termine della prima frazione si cade ancora una volta nel ridicolo: il migliore in campo Girlanda esce con OTTIMA scelta di tempo su un appannato Bussinello calciando il pallone in out, con il povero fischietto che decreta il secondo rigore più inverosimile della storia (il primo sappiamo TUTTI quale è stato, e non lo ricordo sugli schermi del Berfi's). Così mentre su altri campi i giorni scorsi non son stati assegnati penalty CLAMOROSI a favorire i soliti noti, ci si è trovati con San Marco Girlanda costretto a salvare risultato, partita e Q-lo alla Fortitudo respingendo il tiro dagli 11 metri.

La pausa è stata dedicata in toto a tranquillizzare la compagine ad alto rischio cartellini, consapevoli che da lì in poi sarebbe stata solo fatica e sudore, pache e contropiede. Tant'è che dopo un amichevole confronto nello spogliatoio arbitrale tra i capitani e il direttore di gara si è potuti tornare nell'acquitrino a legnare come fabbri, gustando la soave melodia degli insulti dalle tribune degni del derby Scampìa-Chiaiano !


La mediocrità fortitudina pare essere sufficiente per arginare lo strapotere tecnico-tattico dei candidati ai playoff, grazie anche e soprattutto al filo-clericale Girlanda che a forza di insulti pare aver convinto l'Eterno e tutti i Santi ad assisterlo tra i pali: non un'incertezza ieri per l'ex Montorio, impeccabile nell'uno contro uno, in uscita, di riflesso, in parate alte e in insulti in varie lingue. Voto nove e mezzo. Nonostante tanta grazia, su un rilancio corto una seria sfortunata di rimpalli (mista probabilmente ad un'uscita troppo allegra della difesa ordinata per il resto del match) la Primavera 99 trova la palla del pareggio che rinvigorisce non tanto i giocatori in campo quanto lo speaker sugli spalti che "tronfio" del suo essere superiore riprende gli sproloqui là dove poche settimane fa c'era chi snocciolava versi di De Gregori.

In verità, il meritatissimo pareggio rinvogorisce gli azzurri che attaccano in 3 quando va bene,
in 5 quando si sbilanciano un pochino, in 8 per sentirsi a loro agio. Per un quarto d'ora pare di essere Ben Affleck a Pearl Harbor con bombardieri nemici da tutte le parti, cross e controcross, un Pozza che imperversa e un Melchiori che fa sponda, scatta, si inserisce e stacca persino di testa ridicolizzando i difensori locali.

Tanta potenza in avanti tuttavia non basta ad affondare la Fortitudo Scaligera che sempre più timidamente si affaccia nella metà campo avversaria, alla ricerca del miracolo. Miracolo che giunge puntuale (forse a punire il già citato supporter) quando il Pucci guadagna sapientemente una punizione dal limite. A questo punto la terzultima in classifica è tentata dal tornare in difesa in attesa del rilancio dal fondo vista la % di punizioni che colgono lo specchio della porta (ZERO).
Eppure oggi siamo a narrare della bella storia di Battista, giovane e insaziabile fornicatore di belle speranze, che decide finalmente di giustificare l'esborso messo in atto dalla società per accaparrarsene le assenze e le rare prestazioni! Punizione battuta sapientemente a livello-erba, che tocca terra davanti all'estremo difensore prima di insaccarsi nell'angolino. Scatta la bolgia di chi non crede a ciò che vede, con il Batty che si scaglia verso le tribune a salutare con affetto il tifoso avversario inviperito, e la compagine che festosamente si avvia verso la propria metà campo conscia di cosa l'aspetta.

La giornata assume le tinte dell'eccezionalità in un dignitoso campionato nel paltano della bassa classifica con 18 punti e tanti rimpianti. Pucci titolareggia (un po' a corrente alterna). Girlanda spadroneggia. Elia fracca per la prima volta (era vergine). Battista (che pare vergine non sia) sfoga il suo voler esserci nella rete avversaria dopo una punizione guadagnata dall'esile Pucci. Tante belle cose. Naturalmente se già prima i nostri difendevano umilmente un pareggio pregevole, negli ultimi minuti del match ci si incatena alla riga di porta a ribattere con ogni parte del corpo (tranne le mani che pare si usino altrove) il tiro al bersaglio avversario, frutto di una manovra d'attacco sempre efficace, organizzata, determinata, precisa, risoluta, vana.

Dopo 6' di recupero + 2' di recupero del recupero (ad imirare altri campi) scatta il triplice fischio e il supporter può finalmente farsi una ragione del perchè ha trascorso un'intera domenica pomeriggio a insultare 4 pellegrini che gli calpestano l'amato campo di giuoco mentre lui si espone agli scrosci d'acqua di un autunno lungo un anno. Finisce con i vicendevoli saluti tra le parti, a scherzare sul caso che ha voluto che seppur "no la ne contase un caso" vincendo con questi abbiamo agevolato molti altri, più o meno meritevoli di tale grazia.

Chiaramente, sempre e comunque, con Voia.

Iceman


lunedì 16 marzo 2009

Nuove esperienze: vincere meritatamente contro la Fortitudo.

Atteso (ma non troppo) match di ritorno tra la Fortitudo e l'amato Croz.

Finalmente, memori dello scippo del girone di andata, i gialloblù hanno voluto togliersi la sana soddisfazione di vincere meritatamente e senza iperfavori la partita contro la terzultima in classifica, costruita grazie agli ingenti investimenti di Tabacchi e moglie, con il supporto di sponsor di livello nazionale e nelle mani di uno staff tecnico di prima caratura.

Ma si faccia un passo indietro nel ripercorrere la domenica dei nostri, iniziata alle 11.30 in quel di Lugagnano (per l'occasione addobbata a festa nell'ospitare i carri allegorici a carnevale ormai concluso!). Pranzo a casa Boldo con i gialloneri al gran completo a degustare la pasta preparata dalla gentilissima Maria, che assieme al buon Flavio accolgono la squadra con un trattamento "all inclusive" che va ben al di là dei meriti sportivi ottenuti sul campo!

Ringraziando quindi la famiglia del Toki per l'accoglienza e "dando il La" alle trattative per inserirla come tappa semi-fissa della stagione prossima, si passi a riflettere sulla mezza disfatta pomeridiana in favore di una squadra che a onor del vero ha legittimato una vittoria netta in quel di Via Selenia.

Con il bel Piero snobbato in tribuna ma mai dimenticato dagli ex commilitoni, i butei di Ferretti (visti e rivisti fino alla nausea sugli schermi del Berfi's in un inelegante sfoggio del tipo "conosco un tipo che conosce un tipo che ci mette in slideshow venerdì sera - come se fosimo bei da vedar") i crozzini dicevamo, impostano un match di rimessa memori della magrissima figura fatta all'ombra di Lucchi giocattoli, cogliendo già nel primo tempo i 3 gol sufficienti per passare in serenità i secondi 45'.

La Fortitudo, orfana tra le altre cose dell'insostituibile Parenti, soffre della solita stitichezza in avanti in pieno stile Marcuzzi senza Activia nella borsetta, sprecando una buona occasione nelle prime fasi di gara e soffrendo più del dovuto il contropiede ben orchestrato dai validi "Dalla", "Gallo" e "Vinny". In occasione di un capovolgimento di fronte viene fischiato (come di consueto) un rigore giusto (meno consueto) agli ospiti che si portano così in vantaggio con Gangitano.

Bastano poi pochi minuti per ripetere il copione, portare nuovamente in gol Gangitano e per chiudere in breve il discorso con il 3 a 0 a castigare la maraia troppo spesso in ritardo nell'accorciare a centrocampo e sulle punte avversarie frequentemente libere di girarsi e impostare con disinvoltura. Tale atteggiamento "timoroso", misto alla non concretezza dalla trequarti in su (punizioni comprese) hanno fatto sì che i butei guidati dal sempre umile (???) "Scifo" (senza "h" mi raccomando) avessero vita facile nell'accaparrarsi i 3 punti con ben meno fatica del previsto...(si sorvoli sul tenero "scatenate l'inferno" degno di una terza elementare in gita a Verona Romana).

Si chiude quindi (forse definitivamente) la pratica Zai (con allegati vari); se proprio non si poteva far meglio, preferibile perdere con demerito che con rapina, vedendosi tra l'altro risparmiate esultanze da borgata napoletana nel fine gara. Non fosse per gli apprezzamenti indelicati del Mr ospite che invita pavimentisti e tappezzieri a tornare al proprio lavoro, o chiede se non ci siano muratori volenterosi di utilizzare i mattoni ai piedi di alcuni fortitudini, l'intolleranza verso il dream team de noialtri rischierebbe quasi si sfumare. Fortunatamente però certe consuetudini sono dure a morire, così che la disistima verso la sicura-sicurissima-certa-certissima-neo promossa in seconda rimarrà ben solida e radicata in via Selenia, alimentata tra le altre cose da gomitate e provocazioni per cui il labbro superiore del bel Peri ringrazia sentitamente dall'alto del suo gonfiore.

Nell'augurarsi che la Fotitudo riprenda la sua marcia dopo il riposo con maggior convinzione e (si spera) maggior successo, si procede come di consueto nel riportare quel che di buono si è visto in campo:

- Gli osservatori dal palato fine hanno saputo cogliere qualche fraseggio (raro ma carino) in avanti, che lascia ben sperare per il rientro del più prolifico realizzatore di casa Scaligera;

- Nonostante il toki ci abbia abituato ad una maggior padronanza nelle retrovie, ha portato a termine anche ieri il suo sporco lavoro calcistico/pugilistico salvando il fortino in più di un'occasione;

- Apprezzabile la buona volontà nel contenere per quanto possibile le polemiche inter nos e to the others, segno che "piàn piàn se femo";

- Apprezzabile anche l'atteggiamento dei vari Dallavalentina (attaccato o staccato?), Gallo e qualche altro, pecore nere per umiltà e sportività. Peccato che frequentino le classiche "brutte compagnie".

- Per veri intenditori anche il bel siparietto offerto da un dirigente ospite in tribuna che nel descrivere poeticamente uno strattonamento del già citato Galix nei confronti del capitano avversario sfoggia un "con le mani posso fare castelli, costruire autostrade e parlare con Pablo" (De Gregori) strappando un mezzo ghigno agli amanti del genere.



E' tutto per quel che riguarda la giornata del Girone B appena trascorsa, buon riposo a chi riposerà, nella speranza che giunti al Berfi's per l'ennesimo venerdì sera non ci tocchi vedere e rivedere improbabili azioni di gioco o commuoventi messaggi di auguri di Natale (a Marzo)... Se proprio si deve, 4 pheeghe vanno bene.

Grazie

Iceman.

martedì 10 marzo 2009

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lunedì 2 marzo 2009

Vinto lo scontro salvezza


Seconda vittoria in campionato per i simpatici (ad alcuni) butei della Fortitudo, che strappano i "3 punti dell'orgoglio" al Quinto diretta concorrente per non retrocedere in...quarta categoria (non c'è, ma l'ipotesi che possa esserci dà maggior valore alla vittoria conquistata!).

ll pomeriggio si apre nel segno del Redondo de noaltri, Manuel Pucci-la-Belva-indomabile-castigatore-di-centrocampo-e-dei-tavolini-del-Berfi's-Bottoni chiamato a dare la prestazione della vita con l'8 sulle spalle e tante pacche di incoraggiamento. Il buon push fa la sua parte rischiando di "fraccare" di sinistro dalla distanza in un primo tempo per lunghi tratti dominato dai padroni di casa stitici come al solito in avanti. Pericolosi oltre a Bottoni, il "solito" Parenti (...dipendenti...) e il buon Elia per l'occasione volitivo e prodigo nel collaborare con la maraia limitanto i falli e appoggiandosi spesso ai compagni nel duettare con riscoperto spirito d'altruismo.

Primo tempo che termina sul risultato di zero a zero, con una buona dose di ottimismo dei nostri che percepiscono la mediocrità dell'avversario, privo tra l'altro del butel in grado di fare reparto da solo in avanti nella partita di andata. L'inerzia si inverte nella ripresa, con un Quinto arrembante sia dal campo che dalla panchina, dove un sovraeccitato allenatore/dirigente/responsabile/accompagnatore/animatore di villaggio/cabarettista tiene banco con apprezzamenti poco consoni rivolti al personaggio del giorno, esimio Bottoni, il quale forte della prestazione e del supporto del gruppo non risponde alle puerili provocazioni (della serie "tanto ghe pensa el Mister").

Gli innesti al 55' non impattano sul match, che diventa un partita in pieno stile brasiliano con continui ribaltamenti di fronte e squadre spezzate in 2 tronconi (non si tratta di DINO) alla ricerca della vittoria scaccia-vergogna; a pochi minuti dalla fine, in piena anarchia tecnico-tattica un contropiede (viziato da fuorigioco...che non si dica che il blog è di parte) targato Fortitudo porta gli avanti gialloneri a stazionare tra cross e rimpalli nell'area avversaria quel tanto che basta per consentire al capocannoniere Parenti...(...d...) di segnare il sesto gol stagionale (non ha giocato con il Deportivo).

La reazione del Quinto è arginata dai miracoli del rinato Marco (Zio qua Zio là), dal naso di Martinelli e dalla voglia comune di strappare sti benedetti 14 punti...e quanto ne consegue per alcuni! (Gli altri attendono di qualificarsi alla finale play off per "segnarsi eternamente" di Fortitudo).


Note a completamento:

1- bravo Pucci;

2- raggiunti i punti fatti con qualche altra maglia in qualche altro campo da alcuni altri giocatori con una presunta Formula uno;

3- A conferma del fatto che la squadra si presenta come la più estetica del campionato (o per lo meno del girone) si rileva che le 2 vittorie sono state ottenute in partite dirette da arbitri DONNA (quella di domenica apprezzata dai più non tanto per le doti tecniche).

4- imbarazzo, senso di inadeguatezza, compassione e disistima a inizio secondo tempo, nell'assistere a scene da oratorio/"squadra se sengali", quando i soliti noti sfogano le solite frustrazioni reciproche a danno (ancora una volta) del resto della maraia che inizia ad averne abbastanza. Colpa o non colpa, l'uno o l'altro, interessa pochissimo. Nell'attesa del giusto confronto con Mr e squadra, si invita a "tàsar" (il che comprende il suggerimento di evitare interventi strappalacrime su queste pagine).