mercoledì 25 febbraio 2009

CARNIVAL PARTY 2009 FORTITUDO

I nostri, approfittando della sosta-recupero, hanno pensato bene di trascorrere la serata di sabato 21 febbraio in compagnia. Del resto le recenti imprese (3 partite, 2 sconfitte e 1 pareggio), IMPONEVANO una notte di trasgressione all’insegna del “volemose ben”, “siamo un gruppo, tutti uniti ( differenza di altre squadre)”, … “tien beuo”, e “ parchè col casso che cala la pansa.. finchè beemo sensa creansa”.


Ore 20.aperitivo


Forti di queste (poche ma significative) convinzioni e memori delle lezioni da bar del Taba, il team si ritrova al Kookai Cafè di Castel d’Azzano (prossimo futuro sponsor Fortitudo). Fin da subito si mettono in evidenza coloro che sono riconosciuti ormai in modo pressoché unanime come i “senatori” ( finchè non torna il Lore possiamo dirlo), i quali ordinano immediatamente nell’ordine e rigorosamente a stomaco vuoto:
- 1 americano
- 1 mojito
- 1 long Island ice tea
- 2 fortitudo (cocktail shoot inventato dal vice captain: polpa di tropicale con aggiunta di anima nera; colore giallo nero)
Va sottolineato in verità come non tutti riescano a seguire il ritmo vertiginoso dei suddetti, abbuffandosi di piadine e pizzette e …vero bassani, tokikkio??

Ore 22: le disque

Inizia ufficialmente la cena fortitudo, che in realtà è una semplice pizza, ma bon tutto pur di asciugare l’alcool galleggiante nello stomaco.
Unica pecca: il banchetto è accompagnato dalle canzoni di un patetico sosia di Ligabue, minimamente intonato, e con un look super costruito alla fonzarelli, che si crede figo ma che in realtà sa bene che non cuccherà nemmeno quella sera. Il ganzo (che tra l’altro mi si dice essere la ex punta della Virtus Service usd, noto SQUADRONE di terza categoria incontrati lo scorso anno nello stesso girone) dopo aver sentito i cori dei ragazzi (ormai in preda ai fumi del vino, vedi Lavarini) inneggianti la Fortitudo , si permette di deridere la maraia con un :”un saluto ai ragazzi della Real Fortitudo, spero che quest’anno vada meglio..
I Nostri però non perdono la calma, e ricordando un celebre pezzo degli articolo 31 (con le buone si ottiene tutto), rispondono al pagliaccio pseudo liga con un adeguato pollice verso e “morte-morte-morte-morte…”

Ore 24: Dino Tronconi attacca il sound.scatta il degenero - Vedi foto
(anche e soprattutto su facebook quando il mastino smonta dalla consorte)





CHI SCENDE E CHI SALE (le pagelle della serata)


Promossi:

ROMAN: il giovane moldavo si presenta puntuale e propositivo al suo primo evento mondano da quando è in Italia. Da poco è single (14 febbraio), ma siamo convinti che potrà rifarsi a breve. Peccato esca dallo scenario goliardico anzitempo. 6+

TOKIKKIO: conferme continue ,dal campo alla disco. Sarà la mancanza della pheega, ma il Boldo ultimamente sembra spaccare, spaziando sui diversi fronti che lo vedono impegnato. Non perde un colpo all’aperitivo, si lancia in pista in maniera disinvolta sulle diverse donzelle sparse per il locale, ostentando sicurezza e un pizzico di arroganza. 8. Impeccabile

BASSAN ELIA: il vero orgoglio della famiglia Bassan è un po’ spento sul piano alcool- devasto, ma sul divanetto del le disque si mette in evidenza fin da subito , passando velocemente una da “gatta morta” (in verità prima puntata dal buon Marti) all’altra. Si spera che possa essere più spregiudicato anche davanti alla porta. 7

BASSAN LINO: nelle serate mondane è una garanzia (a differenza delle partite domenicali). Beve, fa casino, mangia, offre (qualcuno gli deve ancora 10 euro del’aperitivo….vero Battista), abborda, rutta, fa foto, si spoglia, imita… insomma .. meglio fermarci qua. 7+++


Bocciati:

GIANMARIA: solo la presenza a volte non basta se si vuole diventare senatori.. Lo si vorrebbe un po’ più di compagnia e meno cippi-cippi con a morosa Debby (che salutiamo e ringraziamo). Avrà occasione per rifarsi.

CICCIO TAVANO: far modificare la prenotazione e poi paccare senza avvisare (se vuoi 10 cent per il mess te li posso anche prestare) non è il massimo dell’eleganza…

LAVARINI: il Lava è propositivo e ricco di buone intenzioni… ma vederlo saltare da ubriaco è una cosa oscena…unwatchable. 4 (sulla fiducia)

BRUNELLI: il bel seba, sosia di Luca Toni de noaltri, ex campione iridato di pesca, eletto più bello di Verona, ex san giovanni, figlio di Beppe ex san Vito.............e bla bla bla... si mostra un pò impacciato e privo di quella decisione che sembra contraddistinguerlo all'interno dello spgliatoio. millanta fantomatici incontri con fantomatiche veline TRA I CORRIDOI DEL LOCALE. sparisce sul più bello (come del resto è lui). PERSONALMENTE gli dare un 5 e mezzo. tu cosa dici Lino?


CONCLUSIONI:
è stata una piacevole serata. Spero sia ben riuscita; se qualcosa non è stato di vostro gradimento potete sfogarvi tranquillamente nei commenti. È in preparazione la prossima serata-devasto di fine campionato; le opzioni al vaglio sono le seguenti, indicate la vostra preferenza:

a) Aperitivo lago e cena Hollywood
b) Cena Villa Bonin
c) Week end Milano Marittima (aperitivo Papeete, aperitivo Zouk santana, serata Caino, conclusione Pineta: solo per chi ha le palle)
d) Week end Marina di Ravenna BBK

p.s: il povero Gekki aspetta ancora il suo premio-privè Eva… chi non avesse ancora saldato (zanna, batti, ciccio, gelmo…) è pregato di farlo al più presto.
Thank you all guys…


Is it my imagination
Or have I finally found something worth living for?
I was looking for some action
But all I found was cigarettes and alcohol

E' la mia immaginazione
O ho finalmente trovato qualcosa per cui vale la pena vivere?
Stavo cercando un po' di movimento
Ma tutto quello che ho trovato erano sigarette e alcool

Bianconiglio

lunedì 23 febbraio 2009

Convocazione amichevole Mercoledì

Tutti al campo alle 20 puntuali, amichevole contro la Jovanese.

Passate parola.

venerdì 20 febbraio 2009

Stasera niente allenamento

Ci vediamo domani al disastro le disque con Pre-aperitivo carico Kookai.

lunedì 16 febbraio 2009

Belli a metà... (con il più... bello solo per 5 minuti :-) )

Galvanizzati dal pareggio contro il Montorio, i fortitudini hanno affrontato nella giornata di ieri il Primomaggio, candidato alla zona playoff un tempo temuto per il non più determinante Molas.

Ed è andata malino. Davanti a uno dei pochi lettori di questo blog (un saluto a Mr Mazzi), la maraia ha offerto una
discreta sintesi dei limiti che hanno contraddistinto la stagione in corso, ricca di ingenuità, cappelle, scarsa capacità di gestire il match. Annotate le attenuanti, è giusto riconoscere quanto di nostro ci abbiamo messo.

Rimanere in 10 dopo pochi minuti non ha sicuramente agevolato l'arduo compito di fronteggiare uno dei migliori attacchi del girone, ma almeno nella prima frazione di gara, i gialloneri hanno dato l'impressione di essere pronti a rispondere colpo su colpo agli affondi dei padroni di casa abili a giungere sulle 3/4, ma poco concreti in zona pericolosa. Sprazzi di ilarità offerti da chi scrive, nel lisciare il pallone almeno 3 volte nel corso della gara, in tema con
l'atmosfera ironica e goliardica dei carri allegorici che transitavano a pochi metri dal campo (che a onor del vero era patetico tanto quanto le doti tecniche del povero esterno destro).

Giunti negli spogliatoi ci si è quasi meravigliati di come, tutto sommato, si fosse pronti a
prenderle ma reattivi nel darle, e si è percepita (giusto il tempo di un bicchiedere di... brulè?) la possibilità - vana speranza - di tener botta fino al termine della gara memori della resistenza eroica esibita nel match di andata. Ma non è sempre festa.

Gli equilibri nella ripresa si sono rivelati nettamente a favore del Primomaggio abile nel
rafforzare il reparto offensivo e nel servirlo con regolarità (seppur non sempre con ordine); palla alla boa che spizza a destra e a manca in favore degli accorrenti compagni di squadra (più o meno tesi/frustrati...vero "4"?) e il vantaggio è venuto quasi immediatamente, a spezzare le gambe ormai esauste dei rifiuti della Z...ona industriale!

Incapaci di reagire, disuniti nel ripartire e allungati/allargati dai padroni di casa arrembanti, i
nostri hanno calato pantalone e mutandina incassando un 2 a 0 da "verginelle" ad osservare il buon Vese che anzichè essere abbattuto a centrocampo, ha potuto involarsi verso un Girlanda bestemmiante e rassegnato (..."io qua, io là,...boia di un cane...cane di un boia...porco!").

A match terminato e con la Fortitudo intenta nel conto alla rovescia verso il fine gara, i padroni di casa hanno ragionevolmente approfittato degli ormai cadaveri gialloneri, con un 3 a 0 buono per le statistiche.

Ci si prenda ora il giusto e comunque meritato riposo, riconoscendo i meriti di un Primomaggio che ci si augura di vedere tra i primi 5 a fine ritorno, e ripensando a ingenuità più o meno gravi commesse fino ad oggi...

...a proposito di riflessioni....nel preparare portafogli e fegato alla supercena con tavolo Fortitudo sabato prossimo al Le Disque, chi scrive sarà intento nel capire se anche al Quinto la vittoria di ieri, "no la ghe sia contà un caso..." oppure una piccola soddisfazione l'abbia portata!

Godo.

Iceman.

mercoledì 11 febbraio 2009

SUPER TOKIKKIOS: è FINITO IL TEMPO DEI PROSCIUTTI


Dopo alcune prestazioni di altissimo spessore, culminate con la super performance casalinga conto il Montorio, sembra doveroso spendere due parole per un bravo ragazzo, dentro ma soprattutto fuori dal campo.

È passato poco più di un anno da quando il Toki (all’epoca Boldo) si presentò per la prima volta al campo della Real Fortitudo. Sguardo serio e mai invadente (come se volesse dire :“scusate se esisto…”), passo lento, forma fisica non proprio ottimale. Si vociferava che avesse avuto un passato da rugbista. Altri dicevano che lo avevano visto giocare a calcio, parecchio tempo prima. E in effetti tutte queste supposizioni sembravano coincidere tra loro.

Il Boldo infatti, complici se vogliamo i risultati penosi (di una squadra, ricordiamolo, mandata allo sbaraglio da alcuni presunti professionisti di mercato, impegnati a perseguire un’utopica promozione), sembrava del tutto spaesato sul rettangolo di gioco, alternando prestazioni modeste a modeste panchine.

In realtà non è che si allenasse molto.

Anzi, sembrava passasse la settimana rinchiuso in casa per escogitare la scusa appropriata da sfoderare con eleganza la domenica in barba al buon Mister Gasparini (ancora un ringraziamento per la pazienza) e alla maraia (già scarsa e decimata).

Tant’è che una volta, il buon Michele, toccò l’apice con quella che resterà la scusa più inverosimile della storia: “eh mister.. domenica non ci sono… devo andare a Parma a mangiare il prosciutto con il papà..”. ora voglio dire, un conto è se uno ha voglia di andare a mangiarsi una fiorentina, e quindi è giustificabile una sua trasferta nelle campagne toscane; ma il prosciutto… lo fanno buono anche nel supermarket di fronte a casa… anyway..

la svolta arrivò nell’aprile 2008. Grazie a Dio si stava per concludere l’infausta stagione calcistica, ma il Boldo migliorava sempre di più, soprattutto fuori dal campo. Un mercoledì infatti giunse all’allenamento il nuovo Michele targato Audi A3 sportback bianco. E fu tutta un'altra storia….

Oggi il Toki è un personaggio unico. Vero pilastro difensivo, difficile da superare di testa e nel gioco aereo, riesce a tenere bene il campo per tutta la partita, e non sfigura nei confronti con attaccanti ben più esperti e maturi. Non solo: non rompe i maroni durante gli allenamenti, e qualche volta offre pure degli scaraffati di spritz al Tiffani.

Ha grandi potenzialità; ma anche alcune lacune da colmare:

1 Il Lino non può essere il suo modello da imitare fuori dal campo

2 Deve essere più spietato con le tipe

3 Non può scrivere su facebook “Michele ora è fidanzato”, dopo una settimana che esce con una ragazza

4 È fondamentale poi che capisca che la Audi sportback bianca è si un buon biglietto da visita, ma non serve solo per guidare…………soprattutto se ci sale sopra una degna rappresentante del gentil sesso disposta a tutto.

5 Se si gioca contro il Quinto Valpantena si esige lo stacco di testa con i gomiti ben distesi..


6 È assolutamente da eliminare dal suo vocabolario il termine “ovvio” (pronunciato “offio”) e “fa impazzire”: ricorda troppo Bassani..


Ora, dato che non sapevo più cosa scrivere sul Toki (anche perché non lo conosco molto), mi sono inventato questo astuto escamotage; ossia apro una nuova rubrica, intitolata “ Cosa ne pensa la maraia del Toki”

Francesca Stanzial dice: “è buono(a volte fin troppo), generoso, parla ad una velocità supersonica, un amico su cui contare e di cui fidarsi... e se a volte fosse un po’ più spregiudicato un limone magari glielo darei anche…”

Francesco Perina: “mangia come un porco, se c’è da ingozzarsi è il primo della classe.. però quanto ci siamo divertiti al mare”

Parenti el cobra su boldo: "dal lato umano sicuramente una ragazzo buono umile e generoso.è partito in sordina in campionato e cn il passare degli allenamenti e delle partite ha acquisito quella sicurezza e quella determinazione che gli ha permesso di spiccare nelle ultime gare! il campionato è ancora lungo to be continued! sicuro e attento nelle chiusure!" e ancora "è un difensore che al cobra renderebbe vita nn facile!"

Fabio Savoia: “oggi Tokikkio è un ostico difensore in fortissima crescita dopo un anno passato tra prosciutti di parma e trombate sulla A3 s-line!

è detto anche “il cinese” in quel di Lugagnano; si è distinto nella stagione in corso per una smisurata passione nel rimanere ultimo del gruppone fin dai giri di riscaldamento, facendo infuriare i commilitoni più o meno in diritto di redarguirlo con il classico “bobo mola el careto che te cori de +!”.

è un buon Centrale di peso,ma dietro agli occhi sottili e al sedere importante si nasconde un ragazzo simpatico e disponibile, seppur talvolta poco propenso all’uscita in svacco se non di venerdì e rigorosamente sollecitato dal suo maestro (my god) di vita Bassani.

Inoltre ha un cuore grande come il mondo,e palesa la sua sensibilità sui principali social network invitando gli amici a non chiedergli come stia dopo essere stato piantato dall’amore della sua vita sapientemente battezzata sotto le feste, pertanto un saluto, un abbraccio, e una domanda: COME STAI TOKI? “

Riccardo Sartori: “come va Toki?”

Lino Bassan: non è raggiungibile telefonicamente (è probabile che stia posando le ultime mattonelle…) per cui non abbiamo dichiarazioni a riguardo.

Ed ora una chiusura degna di pianeta:

E' stato consumato l'ultimo gettone di illuminazione, ma, a nostro avviso, questo ragazzo, da qui al 10 maggio, farà parlare di sé.
Anche di giorno, e senza dover pagare i gettoni.

(non c’entra niente lo so, ma mi piaceva lo stesso… e anche al Seba)

lunedì 9 febbraio 2009

Che fatica..anche se "no la ve conta un caSo" (in ottica play)

Sintesi agrodolce di una settimana impegnativa.

Già Mecoledì sera, su un sintetico coreografico ma scivoloso i nostri hanno ben impressionato rispondendo colpo su colpo alla vera potenza del girone B, il Borgo Primomaggio. Il 3 a 1 finale infatti non ha reso onore ai fortitudini, che per lunga parte della ripresa hanno costretto la ben più quotata squadra avversaria "in the box" alla ricerca di un pareggio sul risultato di 2 a 2, mancato per un soffio a causa della cronica stitichezza degli avanti gialloneri! Chi scrive non resiste poi alla tentazione di sottolineare un paio di tristi (tristissime) circostanze sfavorevoli da un lato, sgradevoli dall'altro.

Particolarmente sfavorevole si è rivelato l'atteggiamento dell'arbitro (lamentarsi è inelegante e spesso fuoriluogo, ma 2 fuorigiochi + un rigore = 3 gol subiti giustificano la caduta di stile!) il quale probabilmente più incompetente che malvagio ha falsato un match piacevole e combattuto, regalando i 3 punti ad una compagine tranquillamente attrezzata per sudarseli sul campo (anzichè scipparli in malomodo).

Clamorosamente sgradevole invece è stata l'esclamazione avvertita a match in corso ad opera del "maturo" (o presunto tale) capitano viola, il quale imprecando i numerosi santi e inneggiando a diverse madonne partoriva un "cosa caSo ciochì, che no la ve conta un caSo?!"...ora, (sorvolando sulla ripetizione del sostantivo "caSo"), è parso triste che chi gioca da anni e come capitano rappresenta in qualche modo la squadra in cui milita, sia "caduto" in una considerazione così clamorosamente antisportiva e provocatoria...forse preferisce fare un minicampionato a 5, così ha i playoff garantiti e ogni squadra gioca per quelli...ci si scusa quindi con il (seppur valido) giocatore in questione, promettendo che la prossima volta in barba all'onore di chi gioca sempre e comunque al massimo delle sue possibilità contro tutti, ci disporremo tutti ordinatamente sul lato lungo del campo, consentendo un agevole 28 a zero utile anche per la classifica cannonieri.

Proprio con questo nostro atteggiamento così incomprensibilmente (...per alcuni) votato alla voglia di far sudare i 3 punti (che spesso nostro malgrado concediamo), siamo scesi in campo anche contro il Montorio. Effettivamente un dubbio nel prepartita è sorto: che sia il caso di ascoltare il buon S. e di buttarla a tarallucci e vino offrendo un "8 a 0 e tutti amici" alla capolista?...Ad un certo punto c'era chi si stava cambiando per andare in centro, chi raccoglieva ordinazioni per comprare l'hot dog dal merda fuoriporta, chi prendeva il sole nel campetto dell'allenamento e chi si pesava amorevolmente lo scroto in doccia in memoria del Seba assente per l'occasione. Ma poi ci siamo detti, il S. avrà oure ragione, ma visto che siamo qui e che non c'è un granchè da pesare, meglio che ci cambiamo e giochiamo sto match...chissà che avendo passione per lo sport in questione non ci si diverta nonostante la classifica infima. E così è stato.

Partenza a razzo dei nord-cittadini che segnano dopo un 15' del primo tempo facendo pentire i nostri di non aver ascoltato... "indovina chi?". La maggior brillantezza degli ospiti mista ad un'invidiabile organizzazione di gioco hanno legittimato il vantaggio fin dalle prime batture. Ma la seppur solida difesa del Montorio non può nulla quando alla mezz'ora la rivelazione di casa Fortitudo (pezzo pregiato del prossimo mercato) Perina stoppa di petto a limite e suggerisce per il cecchino Parenti (dipendenti): 1 a 1, tanta roba.

Il primo tempo finisce con qualche cenno di contropiede giallonero, a fronte di un pallino del gioco tutto a favore della prima in classifica, insofferente nel vedersi bloccata su un pareggio...e pioggia di esclamazioni (ormai COMICHE) del tipo "femo diventar fenomeni anca questi!", oppure "tasi che te firmaresi par un paregio strasi come sì!" (citazione Dott Cobelli, poeta contemporaneo ex Cazzano e tuttora incazzato). Ad ogni modo, sereni nella loro mediocrità i butei di Tabacchi si ritirano negli spogliatoi, consapevoli del fortino da difendere da lì in avanti.

La riprese è una battaglia d'altri tempi, con i butei ormai stremati intenti a chiudere tutte le porte, contrastare ogni palla, restituire ogni calcio e ribattere colpo su colpo ad ogni affondo, forti di alcune prestazioni MAIUSCOLE dei singoli che hanno colmato il gap tecnico palese ma non sufficiente per strappare i 3 punti da Via Selenia. Alcuni cenni di merito. Un riscoperto Girlanda, che si prende una piccola rivalsa contro il suo Croz, godendo come un riccio a fine match. Un immenso Tokkikio (= Boldo per Nocini che dovrà citarlo in pubblica piazza) che svetta e spazza in pieno stile Stam dei tempi d'oro, a ribadire la regola che la pheega è nemica dello sport, visto che da quanto il "Boldo sta male" è diventato una diga nelle retrovie. Per finire, un esoso Perina che stoppa alla Nakata e suggerisce alla Clarence (a lui la pheega fa bene) e un puntuale, cattivo, preciso, cinico, rapido cobra Parenti (del quale a proposito di pheega non so niente ma finchè segna l'è steso!).

Cosa ci resta: 1. Mal de gambe e non solo; 2. l'amarezza per non aver pareggiato anche mercoledì; 3. il dubbio del perchè siamo a 10 punti da squadre che parrebbero scarse almeno quanto noi; 4. la soddisfazione dell'aver fermato un team particolarmente valido, grazie a una difesa talvolta in affanno ma nel complesso ordinata, precisa nel salire e invalicabile (o quasi) nell'1 contro 1; 5. la soddisfazione di veder crescere alcune individualità date per morte da parecchi, che piano piano stanno ritrovando fiducia e condizione senza chiedere 300 euro o premi partita; 6. la goduria viscerale nell'arrivare a casa e leggere su pianeta certi risultati; 7. la consapevolezza che se non impariamo a correre di più, segnare di più e con più persone in gol, tacere durante il match senza elevarsi a maestrini "del menga", e diventare più maturi nella gestione delle partite, ci toccherà essere derisi finchè campiamo e la gente continuerà a chiedersi...
"cosa caSo ciochì, che no la ve conta un caSo?!"

Iceman