lunedì 24 novembre 2008

Meditiamo gente, meditiamo...

Decima di campionato, GS Primavera - Fortitudo Scaligera. Tanto vale soffermarsi sul poco di buono visto dalle prime luci dell'alba al tramonto inoltrato: le pennette al tonno di Casa Sartori. Accogliente salotto, in un'atmosfera goliardica da "pranzo della terza età" con ciacole e ghigni, a guardar Verissimo e banchettare con testa, ma con gusto.

Il resto della giornata? Poca roba. Inizia il match con i nostri stranamente padroni del campo che si impongono per i primi 20' quasi a dare l'impressione che la terza in classifica non fosse poi così lontana, e che con un po' di concretezza in più avremmo potuto rischiare di passare in vantaggio. Vana illusione presto sovvertita da una Primavera che prende campo e coraggio, a scapito dei Fortitudini intenti (marchio di fabbrica) più a parlare e borbottare (contro l'arbitro e non solo) che a giocare. Così in piena Sagra del Riso, su calcio d'angolo per i padroni di casa ci si aggrappa al primo che passa, inducendo un fischietto mediocre a fischiare un rigore dubbio ma verosimile, per l'1 a 0 fin lì poco meritato per i vecchi padroni di casa in via Selenia.

Da lì in poi luce spenta per i nostri e match poco entusiasmante per tutti, con la Primavera non all'altezza di chiudere una partita mai completamente in pugno, e gli ospiti a cercare il bandolo della matassa senza rendersi davvero pericolosi in avanti, seppur "logorroici con costanza" sul prato e in panca. Riposo come di consueto carico di speranze e buoni propositi, ai quali però non segue una reazione degna di chi vorrebbe "non mollare un cazzo". Squadra che si sfalda, impalpabile davanti e immatura nel complesso per imporsi con determinazione alla ricerca di un pareggio che (secondo chi scrive) con la determinazione di 2 mesi fa sarebbe arrivato. Finisce 3 a 0 con un gol su errore nell'accorciare sulla palla in uscita dall'area, e tiro della vita da 25 m con il buon Girla a stazionare nella "terra di mezzo".

Il tutto condito da defezioni in serie, con subentri poco incisivi e difesa raramente allineata nell'accorciare. Lamentele "come se piovesse" e cartellini da frustrazione (da parte di chi dovrebbe tirare carretta e maraia), che in collaborazione con le "esclusioni da calciomercato" indurranno i giallo-neri a scelte obbligate per le prossime uscite stagionali.

A completare il quadro la statistica che a causa delle 3 reti subite subisce un grave peggioramento, declassando la difesa tra le ultime del girone a far compagnìa ad un attacco ultimo superato persino da chi sappiamo.

Salviamo qualcosa onde evitare cadute in depressione o strascichi. In primis, le pennette e gli affettati del vice. Poi, i primi 20 minuti (o più in generale il primo tempo) dove con fiato e concentrazione riusciamo a essere alla pari o superiori ai più. Salverei poi l'attenzione dedicata al non concedere le solite 32 punizioni dal limite (...va beh, rigore a parte). Si vuole salvare anche lo spirito che soggiace alle tensioni/lamentele/polemiche/nervosismi/cartellini che pare essere la voglia di riuscire in questa nostra piccola impresa, seppur tradotta nel rettangolo nel modo meno congeniale alla causa. Non viene in mente altro da salvare per quel che riguarda la giornata appena trascorsa.

Meditiamo gente, meditiamo.

Iceman.

lunedì 17 novembre 2008

Weekend di "riposo" : Festa a Novezzina

...Come preannunciato (in occasione del commento alla partita che non ricordo, contro una squadra che non ricordo, terminta con un risultato che non ricordo)...in occasione del riposo dei "nostri", gita "culturale" al rifugio di Novezzina (candidato per il ritiro estivo 2009/2010).

Tra bagagli dimenticati e presenze importanti (Zano and "wife") siamo giunti in quota, ospiti della supertenuta dello Zio di Perbellini, divenuta teatro di grasse risate, abbondanti bevute, confessioni importanti e momenti epici.

A sancire la grandezza dell'evento che passerà agli annali, l'immancabile video di Bianconiglio, (nonchè Vicecapitano-Senatore della Fortitudo Scaligera); Si ringraziano tutti i partecipanti, gli organizzatori, gli "animatori", gli animati, i ri-animati, le donzelle, gli ospitanti i commensali e una mozione particolare a Lorenzini, Gianmaria, Parenti che seppur colpevoli di una prematura discesa, si sono resi protagonisti di scenette epocali.






giovedì 13 novembre 2008

Organizzazione "eventi" settimana in corso

- Il ritrovo per l'amichevole di stasera è fissato per le 19.45 a San Massimo.

- Partenza per la "sfascio-Novezzina": appuntamento nel parcheggio davanti al negozio Levis (e Divani&Divani?) fuori Bussolengo per le 19.45 di Venerdì. Partenza tassativa alle 20.00 con la consolidata ed immortale consuetudine del "ci ghe ghe, ci no ghe se rangia".

Nei commenti a questo post possiamo iniziare a rendere disponibili posti auto per andata e/o ritorno; "il faro" (che conosce il dettaglio delle presenze) interverrà eventualmente nel coordinare il trasporto/gestione macchine.


lunedì 10 novembre 2008

Chi Vince non ha sempre ragione.

Come di consueto, ecco il resoconto sulla giornata appena trascorsa, non prima di una doverosa premessa: vicissitudini pregresse, protagonisti coinvolti ed epilogo melanconico pongono chi scrive ad alto rischio di cadere nel romantico-patetico pertanto si invita chi legge (se non ben disposto verso il genere "drammatico") a tornare sul blog direttamente il giovedì quando solitamente ci si dedica a membri di 22 cm, dolci donzelle da night di periferia e schiavitù moderne da morose pedanti. Thanks.

Well, 09 Novembre 2008, una domenica come le altre. Iniziata come molte delle altre con un pranzo che ha visto 16 convocati e 2 tribunari di lusso riunirsi attorno al tavolo della Taverna-Savoia (incredibilmente piccola per l'occasione) ad apprezzare gli splendori che Verissimo offre in replica, a gustare un buon pasto da atleti e a pensare (senatori e non) "today...is THE day". Caffè al Kookay (location che sentiamo più "nostra"), e "se tutto va bene, festeggiamo... il compleanno del push e del bati qui alle 19..."; 13.20 al campo, un po' meno cazzari del solito, si saluta chi in ordine sparso ha "voltato gabbana", e si entra nello spogliatoio ad infilarci il pantalone tre quarti vero orgoglio di noi fortitudini.

Un saluto al Piero (pesce fuor d'acqua, vero Lord tra i meno lord) e si inizia il riscaldamento rinunciando per l'occasione ai consueti dibattiti su chi tra Melissa Satta e Juliana Moreira sia la più pheega; discorso prematch di Bassani e un bel " come si chiama la morosa di tutti?!"..."C...ehm EVA!".

Fuoco alle polveri con i nostri che soffrono, come al solito: un buon Crosai gioca bene i primi palloni rendendosi subito pericoloso (in collaborazione con una difesa giallonera fin troppo ardita nello stare alta). Ma gli "scarsi" sono vivi e cattivi: azione ben orchestrata ed è 1 a 0 (20 pt) grazie a Perina che sta crescendo a suon di gol e pazienza (è discreto il ragazzo, anche se alcuni non se n'erano accorti...fa gruppo, gioca, incita, corre, segna, ed esulta esponendosi alla facile derisione di chi non sapendo perdere non ha saputo, per occasione, neanche vincere). Maraia in vantaggio ma c'è chi non esulta, anche se vorrebbe tanto: "tranquy butei" che qui è lunga e dura, e loro sono forti. I gialloblu ricominciano a macinare gioco grazie a meccanismi consolidati in avanti, a un buon Condolucci in mezzo al campo (seppur non al 100%) e a un volenteroso Galice a svariare sul fronte d'attacco. Eppure pare che i 3 guardiani di casa Fortitudo (inadatti a vestire altre casacche) reggano bene, a tal punto da consentire ai suoi di ripartire per il 2 a 0 ad opera del Cobra Parenti ormai quasi una garanzia (il mio cuore si è infranto sul 3 a 2 sbagliato). Doppio vantaggio, mai accaduto nella storia della squadra, padroni di casa in polemica reciproca e tanta voglia di farcela; pochi minuti prima del riposo scontro che vede "verga-Zanolli" in preda a convulsioni, con la maraia scossa quasi quanto lui e cambio immediato (frenetico, inaspettato,...sbagliato?) a favore di un Lavarini volenteroso ma non ancora al meglio della forma.
Nella pausa c'è poco da dire, i nostri sono lontani anni luce dall'avere piedi e testa all'altezza di gestire un 2 a 0 quindi ci si ripete alla nausea il giusto, leggendario e mai davvero efficacie "semo ancora sero a sero" e con lo spirito di chi vuole crederci fino all'ultimo rientriamo. Una parte di chi scrive vuole restare qui, con negli occhi butei scarsi ma entusiasti, già sfiniti ma convinti di potercela fare. Con il drappello di tifosi che saltano come matti ad ogni gol, con le fidanzate che non potendone più della malattia che ha colpito i rispettivi fin dall'estate scorsa si adattano alla meno peggio, seguendo i poveri fortitudini in ogni dove, pazientando per il nostro essere monotematici e sostenendoci capendo prima e più di noi quanto siamo giocatori mediocri ma appassionati, per quel poco che può valere (patetico e autoreferenziale, ne convengo, ma tant'è).

Inizia la ripresa qualcosa non torna. Ad una squadra più forte, regalare dopo 5 minuti un rigore inesistente a detta di tutti (ospiti e padroni di casa, tifosi e genitori, vecchi senatori e vecchi ""dirigenti"") equivale allo spianare una strana in discesa, fare largo ad un assalto, incoraggiare una compagine superiore ma fino a quel punto inconcludente...come direbbero i più sanguigni, "darghe a una vecia che caga" (not Oxford, I'm really sorry). La Fortitudo Scaligera prova a difendere fortino e onore, faccia e orgoglio, ma fioccano punizioni dal limite (di nuovo, non solo per colpa di un fischietto inadatto) e si è forse troppo tesi, forse troppo stanchi, forse troppo disattenti o semplicemente non all'altezza sulle palle inattive da cui arrivano uno dopo l'altro i gol della disfatta.

Dal quasi 3 a 2 (immeritato ma epocale) per gli ospiti al conclusivo 3 a 2 per chi è parso imborghesito da troppo pianeta-calcio, da qualche presunto rimborso spese, da tante (troppe) promesse, e (nostro malgrado) ha goduto dell'aiuto determintante di un direttore di gara forse preoccupato dalle INGOMBRANTI lamentele di una settimana trascorsa "a piangere il morto". Così va il mondo.

Se chi legge ha resistito fino a qui, ora potrà finalmente gustare "el bòn".

In primis, chi scrive si chiede il significato dell'esultanza ostentata a centrocampo dei gialloblu (sportivissimi fino a quel momento) e la derisione dalla panchina in occasione dell'ultimo gol; un'inelegante provocazione in faccia a chi ha perso a testa alta e non tratteneva le lacrime di delusione dopo essere stati maldestramente messi al cancelletto con fare discutibile da chi evidentemente si rifà a valori diversi dai nostri? O un'incontenibile soddisfazione provata da un'armata che punta alla seconda, per aver battuto un drappello di butei aggregati a costo zero e preparati atleticamente (mi ripeto) tra un'altalena e uno scivolo a lato del cimitero in Borgo Roma? Tutta questa felicità per aver sconfitto con "l'aiutino da casa" gli stessi che lo scorso anno sono stati grassamente derisi sul Muro di pianeta per aver preso più di 100 gol? O un puerile sfoggio di presunta superiorità da parte di un gruppo che sullo 0 a 2 si mandava a fanculo (non volevo, ma mi è scappata, chiedo venia) tra giocatori e con il Mister che seppur espulso stazionava misteriosamente in area tecnica riservata ai tesserati?

Delle due ipotesi l'una
, e non vorrei trovarmi al posto di chi deve scegliersi quella da cucirsi addosso.

Venendo a noi. Signori, giù il cappello. Una squadra che insegue ancora la prima vittoria stagionale si allena mediamente in 21, e si sente compatta attorno a un progetto che NON ha altro da offrir€ se non passione, serate in compagnìa, voglia di rivincita, piacere di sentirsi sempre più uniti grazie anche a valori che valgono oggi come tra 50 anni (...una stagione in una squadra invece passa così velocemente e senza troppe tracce...). Abbiamo perso. E non solo per colpa dell'arbitro. Sia chiaro ai naviganti, abbiamo perso anche e soprattutto perchè non siamo stati all'altezza di vincere. Ma siamo stati belli da vedere e da sentire. Dove "vedere" non si riferisce tanto al gioco espresso (scarsi restiamo) e sentire non è il "sentire" un suono: Feel not hear. Siamo stati uno spettacolo attorno alle pennette al tartufo, e una bella immagine a fine partita, dove ognuno ha reagito a suo modo. Gente che la domenica pranza e cena insieme dalle 11 del mattino fino alle 23.45 in pizzeria. Gente che in allenamento a volte è cazzona ma pr€s€nzia s€mpr€ s€nza chi€d€r€ altro. Gente che è preoccupata se quelli che non giocano rimangono delusi, e spera di aiutarli. Gente che rispetta chi ha una fascetta che starebbe ugualmente bene a gran parte del gruppo. Gente che l'unica domenica di riposo, invece di andare "per i cazzi" organizza un weekend a Novezzina con morose e amici perchè è dura divertirsi di più in altri modi. Gente che si sbatte per trovare sponsor, così almeno tra un mese forse arriveremo al campo tutti uguali. Gente che a volte cioca, ma che sa capire quando fare un passo indietro. Gente che ieri sera non riusciva a dormire per la tensione accumulata e inviava messaggi ai commilitoni.

Pensandoci, 5 punti o 8, cambia così poco...va beh, si inizia a perdere il treno playoff! Euppure avrebbe cambiato così tanto. Ma per noi, tutto sommato, va bene anche così.

Thak you all guys.

Iceman.

In proporzione alla lunghezza del post, è giusto sorbirsi pure i consueti "PS" e una chicca da parte del Vicecapitano nonchè compagno da sempre.

PS: Grazie di nuovo ai supporters presenti, vedervi al gol è stata uno spettacolo.
PPS: Grazie anche agli ex di quell'anno, in campo e fuori per aver testimoniato, ognuno a suo modo, la vicinanza alla causa Fortitudo Scaligera. Attendiamo la cena a casa Dal Cortivo con Turrina a capotavola.
PPPS: Non molliamo un cazzo.


Ci si congeda con le riflessioni che seguono ad opera di Bianconiglio



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Domenica notte, ore 00.37

Ormai è notte fonda e tutto tace. Fuori la temperatura è scesa a 12, ed improvvisamente si è alzata una nebbia fitta.

Ho appena finito di lavorare, 7 ore filate a correre tra i tavoli del bar per portare da bere a chi vuole festeggiare. Io non ho festeggiato.

Sono a letto, accendo la tv per cercare qualche programma palloso che favorisca l’ ”abbiocco”. Niente da fare, non riesco a dormire. Le gambe mi fanno male, non le sento quasi più. Le sposto una attimo, ecco un accenno di crampi. Penso: ”forse è meglio che appenda gli scarpini al chiodo, non ho mai avuto il fisico giusto per fare il calciatore (come se chi giocasse in terza categoria potesse permettersi il lusso di farsi chiamare “calciatore”).

Guardo il soffitto e mi chiedo, perché. Dove abbiamo sbagliato. Perdere così, proprio con loro, non ha senso.

Ci penso un attimo, e realizzo.

Noi oggi non abbiamo perso. Lo scriva pure l’Arena, o qualche “pseudo giornalista” di Pianeta Calcio, ci sarà pure Croz 3- Fortitudo 2 sul referto arbitrale, ma io non mi sento sconfitto, proprio per un cazzo.

E poco importa se per batterci gli altri hanno dovuto sbloccare il risultato con un regalo inventato dall’arbitro (figlio probabilmente di qualche lamentela settimanale), quello ormai non conta più.

Oggi io (e datemi pure del patetico), mi sento vincitore.

Perché alla fine, se dovevamo dimostrare qualcosa a qualcuno lo abbiamo fatto. Se si doveva capire che qualche errore è stato commesso, e che c’era un splendido gruppo che meritava maggiore considerazione rispetto , beh allora questo è stato capito.

Né è passata di acqua sotto i ponti da quando ci hanno “sbolognato” in blocco in una nuova società dove ad allenarci ad una settimana dall’inizio campionato eravamo in 8 effettivi (Taba compreso, pronto ad entrare in campo ad ogni occasione). È facile fare dell’ironia su un squadra che perde contro il Deportivo e che spesso raccoglie il pallone in porta per più di cinque volte a giornata.

Ma oggi è diverso. Oggi mi sento vincitore

perché gioco con voi,

perché ogni volta in cui mi alleno mi diverto a nastro,

perché tutte le squadre devono sputare sangue per portare in saccoccia punti

perché quando pranziamo tutte le domeniche assieme mi sento come a casa,

perché abbiamo un blog “spassosissimo” che nessuno ha

perché prima di entrare in campo, negli spogliatoi sembriamo 18 spartani alle Termopili

perché vengo rispettato per quello che posso dare,

perché quando il Lino fa il discorso pre partita quasi mi commuovo,

perché al berfis, a milano marittima, a formentera e al Tiffany facciamo danni,

perché il Peri quando esulta mi fa impazzire,

perché il Boldo tira fuori delle scuse assurde a ha una super macchina,

perché il mister ci fa fare degli allenamenti da fogo (quasi come i professionisti) e nelle partite ci protegge come se fossimo suoi figli,

perché Gelmini spara un sacco di cazzate,

perché Parenti fracca ad ogni occasione,

perché il Perbe finchè aspetta il suo momento si da da fare come p.r e come fotografo (col taccuino sempre in mano)

perché il Batti è l’ex scopatore del nord- est (oggi felicemente fidanzato e tristemente riservato)

perché il Girlanda mi fa piegare ogni volta che prende un colpo

perché Gnecchele si impegna a buso

perché Zanolli è uno slave a rischio crisi epilettica causa traumo cranico

perché il Push migliora giorno dopo giorno

perché Bellini è Bellini e Corona e Corona

perché il Gian gioca poco e non molla

perché il Lore mi rassicura sulla sinistra

perché il Marti a volte parla con il suo amico immaginario

perché il Taba quando ride fa sempre ha ha ha ha ha ha e dice che siamo “scarsi” (come dargli torto..)

e così via, potrei proseguire per ore (chiedo scusa se non ho citato qualcuno).

Nessuno ha il nostro affiatamento, nessuno ha il nostro carattere, magari non avremo i loro “piedi buoni”, ma si fottano pure. Per citare un compagno gladiatore.. “noi non molliamo un cazzo”.

Oggi più che mai, fiero di essere al vostro fianco.

Ore 1.23: mi metto a letto, le gambe fanno sempre più male, provo a chiudere gli occhi.

Nonostante tutto sono felice. Nonostante tutto sono uno della Fortitudo Scaligera.

Vicecap # 21

p.s: se proprio dobbiamo prendere un treno, mi piacerebbe salire su questo:

“È questo il treno che viene e va
Un nuovo treno che binari non ha
Copre distanze che conosco di già
Spazio che ho dentro fragilità.

E vedo pianeti ferme verità
Scopro segreti sconosciute città
Io sono in viaggio
Anche dentro di me
E se fuori é universo
É l'immenso in me
Che c'è?”






martedì 4 novembre 2008

Il video di Bianconiglio

Questa settimana è sospeso ogni altro servizio (pagelle, personaggio della settimana...). Gustatevi questo video...e commentatelo. PS: Auguri al Batty e al buon Push!


lunedì 3 novembre 2008

...

Leggete il resoconto della giornata di ieri...

...in attesa del video che sarà messo online domani...particolarmente significativo per la maraia.

A piccoli passi (...troppo piccoli...)

Ancora una volta inizia "presto" la giornata per i butei della Fortitudo Scaligera, riuniti per l'occasione in quel di San Massimo a casa Bellini per il pranzo della domenica (che ringraziamo per accoglienza disponibilità).

Ottima la pasta,
quel po' di cipolla in eccesso ha caricato al punto giusto la maraia pronta per le 13.15 a prendere il caffè al Curtis in Via Selenia per poi presentarsi al campo curiosi di vedere doti e potenzialità della super-matricola della stagione, con 12 punti all'attivo al primo campionato in terza; piatto di giornata: Fortitudo Scaligera - S. Maria in Stelle.

Pronti via ed è tutto chiaro: "se questi hanno 12
punti, almeno 10 li dovremmo avere pure noi poveracci!". Il match vede infatti i giallo-neri fare la partita, con gli ospiti che giocano bene di rimessa grazie alle doti del buon Marescutti che galleggia tra le linee per servire le fasce. I nostri alternanto discreti fraseggi e buone aperture, accusando la mancanza di continuità ormai marchio di fabbrica dei butei "rutta-seola" per l'occasione (inelegante ma eloquente).

Proprio in uno dei classici blackout nostrani, si concede una punizione dal limite (...si perde il pelo ma non il vizio...) che porta a un corner che porta al classico rimpallo sfavorevole che porta
alla classica "pimpinella" che arriva sulla classica testa avversaria che colpisce nel classico modo assurdo a descrivere la classica parabola lenta ma imprendibile a sancire il classico pareggio per gli avversari...dèjà vu.

Fortunatamente
appena prima che i fortitudini si disuniscano Carbonaso Parenti ruba una palla che vaga tra le larghissime maglie della traballante difesa ospite (con Little Jhon davvero pesante per tutta la gara...) e punisce come lui sa fare, riportando il match sul pari (43' pt).

Lo spogliatoio è teatro di pacche sulla spalla e consigli vivendevolmente scambiati tra i fiduciosi butei (ancora "ruta-seola"), convinti che "staolta se pol portarla a casa, no i gha niente...ma proprio niente...in più de noaltri che se semo alenadi par un mese nel solito parco
giochi in meso ai scivoli"!

Inizia la ripresa e i padroni di casa rischiano in un paio di
occasioni di andare in vantaggio mettendo alle corde l'avversario ed esibendo una discreta manovra avvolgente, grazie alla giornata di grazia del buon Lorenzini e a un Perina in cerca di riscossa. Invero, l'arbitro Dalla Valle (discreto nel complesso ma impreciso in più occasioni) fatica non poco a contenere il match e malsopporta l'esuberanza ospite, punita nel corso del secondo tempo con 2 espulsioni per doppia ammonizione (ineccepibili secondo regolamento) che parrebbero agevolare l'impresa.

Ma ancora una volta i nostri mancano la prova di maturità non riuscendo a mettere giù palla nell'ultimo quarto d'ora per organizzare un assalto credibile al fortino ormai deserto del Santa Maria in Stelle...finisce 1 a 1 (il quinto): risultato nel complesso giusto, se si considera che chi si è difeso in 9 ha rischiato poco vista l'inferiorità, e i gol di entrambe le duellanti sono nati più da errori/combinazioni fortunose che da azioni orchestrate.


Classifica generosa per gli ospiti che a meno di "giornata no" o particolari defezioni hanno deluso chi li attendeva in via Selenia in qualità di "terzi della classe" con annesse ambizioni da playoff. Ma veniamo a noi: chi scrive vede un team che passo dopo passo cresce nella consapevolezza dei propri mezzi (modesti ma dignitosi) e nel saper stare in campo. La fase difensiva è nel complesso garantita da un centrocampo attento e dal buon Girlanda che fa sempre il suo. Ripartiamo bene e soprattutto sulle fasce sappiamo infastidire l'avversario. C'è parecchio da migliorare: poco cinici davanti e poco cattivi (agonisticamente) dietro; in mezzo abbiamo (a mio parere) grandi potenzialità (almeno 8 buoni elementi a loro modo tutti importanti): con un centrocampo così dovremmo essere più in grado di "dirigere" il match, gestendo palla quando è il caso, rallentanto o accelerando, mettendola giù o lanciando...ci si può arrivare.

Ultima considerazione per noi tutti: ci si è giustamente ricordati di "parlare meno"; ora, è bene sottolineare che il tale approccio è esclusivamente volto all'evitare reclami e polemiche inter nos (dovute all'attaccamento alla causa visto che al fischio finale si è tutti parecchio coesi); tuttavia, durante il match c'è chi (per ruolo o per attitudine) è chiamato a "suggerire" al compagno posizioni o accorgimenti nell'interesse della maraia. Si distingua quindi tra le antiche scaramucce adolescenziali da evitare, e le dritte che ci diamo e che sono (secondo chi scrive) necessarie allo svolgimento della faccenda. Si proverà comunque ad individuare le modalità più consone per incoraggiarci come si conviene!

Iceman

PS: auguri a BOMBER Corona, in attesa del suo momento!